Cosa vedere in Lombardia

Lago di ComoLe straordinarie incisioni rupestri della civiltà camuna e i resti archeologici dell'epoca romana; le composte e armoniose chiese romaniche, ininterrotto richiamo al raccoglimento e alla ricerca di spiritualità e le eccezionali testimonianze della stagione rinascimentale, quando gli artisti più importanti d'Europa e del mondo furono richiamati dalle corti degli Sforza e dei Gonzaga.

La fioritura economica e culturale dell'epoca di Maria Teresa d'Austria e i movimenti di avanguardia del Novecento: la Lombardia ha sempre confermato, nel corso dei secoli, la sua funzione di centro catalizzatore della cultura e dell'arte. Una tradizione che continua ancora oggi, in progetti di vasto respiro affidati sempre ad architetti e artisti tra i più importanti, come nel caso del nuovo polo fieristico di Rho - Pero o nel recupero e nella riqualificazione di molte aree ex industriali.

In Lombardia fare sport è quasi un indole naturale. Una natura generosa infatti ha dotato il territorio di ogni condizione morfologica, dalle vette più alte della corona alpina fino al clima mite dei laghi e alla pianura Padana.

Qualunque sia lo sport che s'intende praticare, dall'arrampicata sul ghiaccio al paracadutismo, dallo sci di fondo al rafting, allora siete nel posto giusto. Se invece più che fare preferite guardare non c'è che l'imbarazzo della scelta: sono innumerevoli infatti le competizioni che si svolgono nel territorio lombardo grazie all' eccellenza delle strutture e che accendono così i riflettori su una regione tutta da vivere.

Monumento a Virgilio

La cucina lombarda accosta gastronomie di province diverse storicamente e orograficamente a una serie di prodotti gastronomici tipici della produzione agricola della regione.

Il denominatore comune si trova nei piatti derivati dai prodotti agricoli disponibili in funzione delle sue risorse naturali: le acque di laghi e fiumi, i pascoli, quindi pesce d’acqua dolce, il latte e i suoi derivati (formaggi e burro), la carne bovina e suina, il riso e il mais.

Le dominazioni che nel corso dei secoli vi si sono succedute hanno influito sui metodi di elaborazione e di cottura di questi alimenti: dai celti ai romani, fino agli austriaci, spagnoli e francesi di un più recente passato.

Non per nulla, le saporite polpette di carne cotta che i milanesi chiamano mondeghili si ispirano alle omonime catalane, che in quella lingua si dicono appunto mandonguillas.

La cucina lombarda è una cucina delle lunghe cotture, dei bolliti e degli stufati, degli intingoli adatti ad accompagnarsi alla polenta più che al pane, del riso e delle paste ripiene più che della pasta di grano duro, del burro e del lardo più che dell’olio.

Le tue vacanze culturali in Lombardia: storia di un popolo

Le Cinque Giornate di MilanoCiviltà, operosità e cultura fin dagli albori

La Lombardia deve il suo nome ai Longobardi, il più importante tra i popoli germanici giunti qui dopo la caduta dell'Impero Romano.

Le sue radici, però, affondano in tempi molto più lontani: tra quegli antichi popoli, forse di origine ligure che, occupando le valli e i monti della Lombardia nell'Età del Ferro, iniziarono a bonificare le zone pianeggianti e lasciarono importanti testimonianze della loro civiltà nelle incisioni rupestri della Valcamonica.

Questi popoli poi furono soppiantati dai Celti, che giunsero tra il V e in IV secolo a.C. e che diedero una prima organizzazione al territorio lombardo, fondando anche molti dei principali centri della regione, come Milano

I Celti, sconfitti definitivamente nel 222 a.C., dovettero cedere il passo ai Romani; nella regione l'impronta romana è forte e ancora oggi ben presente sia nei numerosi reperti che è possibile ammirare nei musei, ma anche nelle direttrici delle vie principali, che ricalcano quelle disegnate in epoca romana; e ancora, nel disegno geometrico del paesaggio rurale, che segue le antiche suddivisioni in lotti assegnati ai centurioni che si erano distinti nelle guerre contro i "barbari".

Il Basso Medioevo in Lombardia fu il trionfo della civiltà comunale: la forte urbanizzazione del territorio, collegata ad una vita economica vivace e fiorente, fu alla base dello sviluppo dei numerosi comuni, che di fronte alla minaccia esterna riuscirono anche, caso quasi unico in Italia, a trovare un'intesa, la gloriosa Lega Lombarda, che li portò alla memorabile vittoria a Legnano, nel 1176, contro il Barbarossa.

La tua villeggiatura in Lombardia: Adamello

Villeggiatura ad AdamelloLo scarto tra la quota minima di 390 metri sul livello del mare, e quella massima di 3539 metri, determina habitat molto diversi tra loro in Adamello, con una grande varietà di flora e fauna.

Se nella zona settentrionale del parco la vegetazione è pressoché assente, a Sud invece assume aspetti lussureggianti e la flora diventa molto ricca. Si possono ammirare orlature di prati e boschi di castagno, ontano, acero, nocciolo, carpino, frassino, orniello, pioppo tremulo, betulla, salice e, nei luoghi più esposti, anche di quercia rovere e di cerro, seguiti da ciliegio selvatico, sanbuco nero, biancospino ecc.

Oltre i 1000 metri, ai boschi di latifoglie, si alternano le conifere, aghiformi e resinose, che trovano qui il loro habitat migliore. Nel Parco dell'Adamello si trova anche tutta la fauna alpina: l'orso e lo stambecco sono stati segnalati sul versante trentino in Val di Genova e nel gruppo del Brenta. Non mancano inoltre numerose specie di uccelli di rara bellezza, come l'aquila, la poiana, il gallo cedrone.

Le incisioni rupestri presenti sulle rocce della Valcamonica rappresentano uno dei patrimoni più importanti al mondo per la conoscenza dell'uomo e delle sue origini. Furono incise, infatti, in un arco di tempo molto lungo: dall'Epipaleolitico, circa 10.000 anni prima di Cristo, fino all'arrivo nella valle delle Legioni Romane, alla fine del I sec. a.C.

Affascinanti sono anche le costruzioni storiche e tradizionali presenti in valle: ancora oggi è possibile ammirare i tipici fabbricati rurali, costruiti in pietra e legno, capaci di raggiungere a volte anche quattro o cinque piani. Mentre in quota, nei prati a falcio, si trovano le abitazioni estive, le cosiddette Tabià, dove stalla e fienile erano sovrapposti.

Turismo lombardo: in Val Veddasca verso Monteviasco, un paese senza strade

Val VeddascaLa Val Veddasca è situata nella parte più settentrionale della provincia di Varese. Nonostante i vicini centri turistici del Lago Maggiore, mantiene intatto il suo habitat selvaggio e solitario, ma anche pieno di tracce della cultura rurale prealpina.

Una zona da scoprire visitando paesi, spesso antichissimi, nascosti tra i fitti boschi ed oggi praticamente abbandonati, dove spesso la strada non è mai nemmeno arrivata. È il caso, per esempio, di Monteviasco, nell'alto luinese al confine tra Italia e Svizzera: partendo dal fondovalle si supera la funivia e si sale lungo un'antica mulattiera scalinata composta da più di 2000 gradini.

Tutto il tragitto mantiene una pendenza costante, inerpicandosi con faticose svolte lungo la dorsale boscosa. Un'ora di percorso in salita è però sicuramente ben ripagata. La pendenza infatti si attenua nei pressi di Monteviasco (924 m), dove è possibile attraversare il paese e godersi la passeggiata tra le case immerse nel verde.

Non si può che rimanere affascinati dai vicoli in selciato e dalle costruzioni in pietra: dalle mura, ai tetti e ai portali ed ai davanzali delle finestre. Gli unici elementi architettonici in legno sono i balconi, detti "lobbie", caratteristici di questo paese. I più allenati possono continuare percorrendo tutto il suggestivo anfiteatro della Val Viascola su un sentiero non sempre ben indicato.

Vacanza e divertimento: Sport acquatici

VelaSe l'acqua è il vostro habitat naturale, la Lombardia è la regione che fa per voi. Con i suoi laghi, fiumi e torrenti sono infatti infinite le possibilità di fare sport acquatici provando così l'emozione di lasciarsi trascinare dalla corrente o di scoprire le profondità inesplorate dei laghi.

Torrentismo e rafting hanno trovato in Bassa Valtellina un ambiente particolarmente adatto, tra scivoli naturali e gole capaci di far provare brividi unici. Gli appassionati di canoa e kayak si danno appuntamento sui corsi d'acqua delle valli bresciane e bergamasche: il Brembo e l' Oglio offrono condizioni perfette.

Chi invece preferisce veleggiare a pelo d'acqua, col vento tra i capelli, può scegliere tra i numerosi laghi lombardi, da quello di Garda, che gode del favore di venti spettacolari, a quelli di Como e d'Iseo, dove diverse sono le scuole che mettono a disposizione strutture e insegnanti di altissimo livello per praticare la vela e lo sci d'acqua; non a caso, Como ha dato i natali a molti campioni di quest'ultima disciplina.

Infine, per godere appieno degli scorci unici al mondo che questi laghi offrono, non vi è sport migliore della pesca, che dona un rifugio fatto di meditazione e relax, al riparo dalla caotica folla delle metropoli.

La tua vacanza in Lombardia: Architettura

Grattacielo PirelliUna grande lezione di equilibrio e armonia

PROFONDA TESTIMONIANZA DI ANTICA E RADICATA CIVILTÀ E RICCA TRADIZIONE CULTURALE

Una grande maestria tecnica, la collaborazione di una tradizione artigianale solida e sapiente, in grado in ogni epoca di recepire e reinterpretare le sollecitazioni e i suggerimenti dei movimenti artistici e culturali italiani ed europei in maniera innovativa e creativa, imponendo in molti casi scelte stilistiche di assoluta originalità: è questa la chiave per avvicinarsi ai tanti capolavori dell'architettura lombarda.

Dalla basilica di Sant'Ambrogio, a Milano, puro esempio del romanico lombardo, al Palazzo Ducale di quella Mantova, uno dei maggiori centri del Rinascimento italiano; dalle splendide ville settecentesche sparse su tutto il territorio della Regione al Teatro alla Scala, uno dei fiori all'occhiello di Milano, fino alle coraggiose soluzioni architettoniche del nuovo Polo Fieristico della città: sono tanti i possibili itinerari di visita ai monumenti architettonici disseminati nella zona; itinerari che sono anche straordinari viaggi nel tempo, alla scoperta di una cultura e di una tradizione di grande vitalità e originalità, che in ogni epoca ha saputo trovare un suo specifico e inconfondibile valore.

La cucina Milanese: percorsi enogastronomici

CassoeulaTra i piatti tipici più celebri di Milano vi sono il risotto giallo, la cotoletta, che diversamente da come viene proposta nei ristoranti come nei supermercati, è in realtà una bistecca di manzo con l'osso alta circa 1 cm e viene prima passata ai ferri poi in seguito impanata e fritta, la “cassoeula” di maiale o di oca, piatto calorico adatto alla stagione invernale (simile al bottaggio); tra i dolci abbiamo invece il tiramisù[senza fonte] e il panettone, che altro non era che il pane grande preparato in occasione delle feste natalizie.

Un tempo erano molto diffusi l'ossobuco alla milanese e il fritto misto alla milanese (con cervella, fegato, animelle). Il fritto oggi è quasi del tutto scomparso dato che la materia prima di queste pietanze non è quasi più in commercio per motivi igienici legati alla sindrome della "mucca pazza", ovvero l'Encefalopatia spongiforme bovina.

Cassoeula

La cassoeula (da antico cazza), in milanese, italianizzata talvolta in cazzuola o cazzola, oppure bottaggio (probabilmente derivante dal termine francese potage) è un piatto invernale tipico della tradizione popolare milanese e lombarda.

Il piatto, così come viene preparato, nasce all'inizio del XX secolo, ma le origini sulle sue varianti più antiche sono dubbie e controverse.

Ferie in Lombardia: Aree Naturali Protette in Lombardia

Parco Nazionale dello StelvioUN GRANDE PROGETTO PER SALVAGUARDARE IL PATRIMONIO NATURALE

Se si sovrappone ad una carta della Lombardia la mappa delle sue aree protette, salta all'occhio una realtà eccezionale, estremamente diversificata e capillarmente distribuita in tutto il territorio: sono infatti ben 133 le zone della regione in cui la natura viene amorevolmente tutelata dalle devastanti intrusioni dovute all'espansione delle aree urbane e produttive.

Si tratta di parchi e riserve in cui è preservata una varietà di microambienti e di specie vegetali e animali che sono una delle grandi ricchezze lombarde. Dove è possibile scoprire volti unici della regione, vecchie usanze, paesaggi indimenticabili e tradizioni che si pensavano tramontate.

Parco Nazionale dello Stelvio - BORMIO (SO)

Istituito con legge del 24 aprile 1935 allo scopo di ampliare la fauna, di tutelare e migliorare la flora e di salvaguardare le formazioni geologiche, nacque effettivamente solo nel 1960. Nel 1977 il territorio del parco fu ulteriormente ingrandito fino a congiungersi direttamente con il Parco Naturale Svizzero della Bassa Engadina. Ora si estende per 134620 ettari (in altitudine va dai 650 m di Laces in val Venosta fino ai 3905 m della cima dell'Ortles) di cui 51626 ettari nella provincia di Sondrio e 10198 in quella di Brescia.

Monasteri, Abbazie e Conventi in Lombardia: Abbazia Cistercense dei SS. Pietro e Paolo e Abbazia di Morimondo

Duomo di MilanoPERCORSI TRA ARTE E RELIGIONE

Un turismo rivolto non solo all'arricchimento culturale, ma anche alla crescita interiore, che offra spazi di preghiera e di riflessione oltre alla visita a strutture architettoniche e tesori artistici di grande rilievo: è il turismo religioso, che trasforma il viaggio in un pellegrinaggio e in un vero percorso spirituale, con lo scopo di recuperare quell'identità cristiana che è alla base della nostra civiltà.

D'altra parte, basti pensare al grandissimo apporto fornito dai grandi edifici cristiani all'architettura e all'arte occidentali, per rendersene conto: la classicità delle basiliche paleocristiane, il raccoglimento di quelle romaniche, lo slancio delle chiese gotiche, l'armonia di quelle rinascimentali, sono similmente tappe spirituali prima che artistiche e corrispondono ad altrettanti modi di avvicinarsi al divino.

La Lombardia, con le sue numerose abbazie, chiese, santuari e monasteri e con una tradizione così particolare come quella dei Sacri Monti, dona numerosi e interessanti itinerari di turismo religioso. Si va dalle splendide abbazie cistercensi del territorio intorno a Milano - quella di Morimondo, di Chiaravalle e di Viboldone - ai tanti santuari mariani della regione, spesso legati a forme di devozione locale, come quelli della Madonna di Caravaggio (Bergamo), della Madonna di Tirano (Sondrio) o dell'Incoronata di Lodi; dai conventi come quello di Sant'Alberto di Butrio a Ponte Nizza, nell'Oltrepo pavese, fino al convento dell' Annunciata a Rovato (Brescia) o al Priorato di Sant'Egidio, il centro di studi ecumenici di Sotto il Monte (Bergamo) dedicato a papa Giovanni XXIII.

Sciare in Valtellina: vacanze sulla neve

Aprica

ApricaOltre 50 km di piste, la maggior parte delle quali può essere innevata artificialmente. Il comprensorio è davvero caratteristico, qui all'Aprica, perché è letteralmente a “portata di sci”.

Per prendere l'impianto di risalita e dedicarsi tutto il giorno agli sport di montagna, infatti, basta aprire la porta di casa: l'arrivo delle piste è a ridosso del paese. Il comprensorio comprende quattro aree integrate, tutte collegate tra di loro, sia a fondovalle sia in quota. Magnolta e Palobione sono le zone più importanti.

Il primo nato negli anni 80, il secondo, più antico negli anni '60, sono entrambi ideali sia per sciatori esperti che per chi è ancora alle prime armi e dispongono di ristori e solarium anche per i tanti che non amano avere gli sci ai piedi. Baradello è il più moderno dei comprensori, nato del 2004, e offre impianti di risalita di ultima generazione.

Non ultimo, Aprica dispone di un grande campo scuola, i Campetti, nati per chi desidera imparare ad andare sia con gli con sci, sia con lo snowboard. Inoltre, a pochi chilometri dal paese, in località Pian di Gembro e Trivigno, si trovano due anelli per lo sci di fondo. Il sito web di Aprica offre un aggiornamento continuo sulle condizioni delle piste. Non mancano appuntamenti per il tempo libero: passeggiate, shopping, eventi culturali e musicali.