Luoghi di fede e di cultura: santuari e chiese lombarde

 

Santuario della Madonna del Ghisallo - MAGREGLIO (CO)

Santuario della Madonna del GhisalloPiccolo Santuario di origine trecentesca, completamente rifatto nel 1948, quando papa Pio XII lo dedicò alla Patrona dei Ciclisti. Viene chiamato "Madonna del Ghisallo" perché è legato a un certo conte del Ghisallo che si salvò dai briganti, dopo aver invocato l'aiuto della Vergine.
Si tratta di una piccola costruzione con portico a tre arcate.

L'affresco principale, la Madonna con il Bambino è opera di uno sconosciuto. Al centro della chiesa una lampada in bronzo arde perennemente. Il Santuario è arricchito da numerosi ex-voto e cimeli legati al ciclismo dall'epoca dei Binda, Girardengo, Coppi, Bartali, fino ai più recenti protagonisti.

Vi si conserva anche la pergamena con cui Pio XII dichiarò la Madonna del Ghisallo patrona dei ciclisti.
Nel piazzale antistante troviamo il monumento commemorativo a Fausto Coppi e il monumento al Ciclista (costruito negli anni Settanta).

 

Santuario dell'Incoronata - LODI (LO)

Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, LodiÈ uno dei gioielli del rinascimento lombardo. Fu costruita nel sec. XV (1488-1494) da G. Battagio (Lodi, notizie 1465-1493), architetto allievo del Bramante attivo in varie città lombarde, e da G. Dolcebuono (Milano 1440 ca-1506). Come vuole la tradizione, venne edificata sul luogo di un postribolo affrescato con l'immagine di una Madonna, attualmente visibile all'interno sopra l'altare settecentesco, origine di miracoli poi ricordati con la costruzione del Tempio.

È un esempio significativo dell'architettura rinascimentale lombarda, a pianta centrale ottagonale con cappelle radiali (ottavi) separate da lesene piegate a libro. Il santuario è legato alla ricerca espressiva del Bramante in S. Satiro a Milano (finto coro che risolve il problema della mancanza di spazio, e sacrestia a pianta ottagonale) e alla simbologia associata al culto della Vergine. Il secondo ordine, a forma di matroneo, è concluso da cupola a otto spicchi.

Nella prima cappella di destra, 4 tavole del Bergognone (notizie 1481-1522), piccoli capolavori che denotano attenzione al dettaglio quotidiano e insieme la magia della pittura fiamminga. Le altre cappelle ospitano opere dei Piazza, famiglia di pittori lodigiani dei sec. XV e XVI.

 

Santuario della Madonna Addolorata - RHO (MI)

Il Santuario della Madonna Addolorata fu eretto a partire dal 1584 (sec. XVI) su progetto di Tibaldi e terminato alla metà del '700.
La facciata neoclassica è di Leopold Pollack (Vienna 1751-Milano 1806), architetto austriaco giunto a Milano con una raccomandazione del principe Kaunitz, interprete di un classicismo aggiornato sugli esempi delle grandi capitali europee. L'interno è a navata unica con decori e affreschi e cupola settecentesca.

Ospita nel transetto dipinti di C. Procaccini (Bologna 1515-Milano 1595), esecutore di tele realizzate con ampolloso classicismo accademico e del Morazzone (1573-1626), pittore che propone immagini religiose cariche di patetismo.

 

Santuario della Madonna di Caravaggio - CARAVAGGIO (BG)

Santuario della Madonna di CaravaggioIl santuario fu fatto costruire da Filippo Maria Visconti (dal 1402 a capo del ducato di Milano), nel luogo in cui, il 26 maggio 1432, la Madonna sarebbe apparsa ad una contadina. La costruzione fu ampliata e ricomposta nel sec. XVII, per iniziativa di S. Carlo Borromeo e per opera dell'architetto Pellegrino Tibaldi (1527-1596, artista prescelto dal cardinale Borromeo per attuare il proprio progetto di riforma degli edifici ecclesiastici).

Al santuario si arriva dopo aver percorso un bel viale alberato, lungo quasi 2 Km.
La struttura complessiva, il gioco dei colori, nonché la caratteristica cupola conferiscono all'edificio una notevole imponenza. Particolarmente consigliata la visita durante la tradizionale festa religiosa e folcloristica organizzata per commemorare l'apparizione del 1432, il 26 maggio di ogni anno.

 

Santuario della Madonna delle Grazie - GROSOTTO (SO)

Il santuario è uno degli edifici religiosi più rilevanti della Valtellina.
Voluto nel 1487 dal popolo di Grosotto, che ravvisò nella mancata distruzione del Borgo da parte dei Grigioni l'intervento della Vergine, l'edificio fu rifatto agli inizi del XVII sec., su disegno del ticinese Sebastiano Scala.

Sulla FACCIATA portale classicheggiante del 1693 e finestra a serliana (aperture laterali architravate e quella centrale ad arco); il CAMPANILE slanciato venne terminato nel 1705.

L'INTERNO, a navata unica, con profondo presbiterio, conserva pregiate opere d'arte: 

  • GRANDE ORGANO settecentesco con la cassa in legno scolpito e intagliato (tra l'altro, nel mezzo, bassorilievo raffigurante l'"Apparizione della Vergine" del 1487) iniziato da P. Scavini e terminato da G. B. Piaz; 
  • presso l'altare maggiore, monumentale ANCONA LIGNEA DORATA di P. Ramus(XVII sec.); 
  • STATUA LIGNEA (XVI sec.) raffigurante "Madonna col Bambino" di Angelo del Mayno (seconda cappella a sinistra); 
  • nella sacrestia, TELA di MARCELLO VENUSTI (Como, 1512/15 - Roma, 1579), artista suggestionato dal plasticismo michelangiolesco interpretato in chiave di pietismo controriformistico, raffigurante la "Sacra Famiglia".