Ferie in Lombardia: Aree Naturali Protette in Lombardia

UN GRANDE PROGETTO PER SALVAGUARDARE IL PATRIMONIO NATURALE

Se si sovrappone ad una carta della Lombardia la mappa delle sue aree protette, salta all'occhio una realtà eccezionale, estremamente diversificata e capillarmente distribuita in tutto il territorio: sono infatti ben 133 le zone della regione in cui la natura viene amorevolmente tutelata dalle devastanti intrusioni dovute all'espansione delle aree urbane e produttive.

Si tratta di parchi e riserve in cui è preservata una varietà di microambienti e di specie vegetali e animali che sono una delle grandi ricchezze lombarde. Dove è possibile scoprire volti unici della regione, vecchie usanze, paesaggi indimenticabili e tradizioni che si pensavano tramontate.
 

Parco Nazionale dello Stelvio - BORMIO (SO)

Valle di Braulio, all'interno del parcoIstituito con legge del 24 aprile 1935 allo scopo di ampliare la fauna, di tutelare e migliorare la flora e di salvaguardare le formazioni geologiche, nacque effettivamente solo nel 1960. Nel 1977 il territorio del parco fu ulteriormente ingrandito fino a congiungersi direttamente con il Parco Naturale Svizzero della Bassa Engadina. Ora si estende per 134620 ettari (in altitudine va dai 650 m di Laces in val Venosta fino ai 3905 m della cima dell'Ortles) di cui 51626 ettari nella provincia di Sondrio e 10198 in quella di Brescia.

Geograficamente il territorio si estende tutto intorno al grande massiccio dell'Ortles-Cevedale, rendendolo un Parco prevalentemente d'alta quota, ricco di ben 115 ghiacciai, tra i quali quello dei Forni, che con i suoi 2000 ettari di estensione è il piu' vasto ghiacciaio di tipo himalayano delle Alpi.

L'erosione di questi ghiacciai ha favorito il formarsi di numerose conche nelle quali ora si trovano pittoreschi laghetti di alta montagna.
L'uomo ha abitato queste zone, per quanto impervie, fin dai tempi remoti, come provano i ritrovamenti archeologici di reperti risalenti all'età' neolitica.

In seguito, vi si insediarono gli etruschi, i romani e quindi i longobardi che, all'interno del territorio attualmente occupato dal parco, costruirono torri di avvistamento ancora adesso visibili.

 

FLORA

Concretamente la struttura botanica del Parco può ricondursi a quattro tipi di piani. Il piano della vegetazione Antropica, tipica dei fondovalli coltivati dall'uomo. La zona Subalpina con il suo bosco di conifere e il sottobosco specifico di felce, rododendro, erica e mirtillo.

Il piano Alpino caratterizzato dal pascolo il cui inizio segue la linea delle specie arbustive a cui si mischiano spesso isolate piante ad alto fusto, ed infine, oltre i 2800-3000 m, la zona nivale in cui domina la vegetazione sporadica composta da muschi e licheni vari.

 

FAUNA

Lo Stelvio ospita esemplari di cervi, caprioli, camosci e stambecchi, oltre che mammiferi piu' piccoli come la marmotta (presente con numerose colonie), la volpe, l'ermellino e la lepre bianca.

Interessantissima è l'avifauna, che tra le specie presenti annovera l'aquila reale (pochissimi esemplari), la pernice bianca, il gallo cedrone (soprattutto nel versante atesino) e il gufo reale.

Su tutta l'area è infatti vietato pescare, cacciare, raccogliere funghi, raccogliere fiori, disturbare l'ambiente con rumori molesti, campeggiare non nelle aree prestabilite, introdurre cani, anche al guinzaglio, accendere fuochi e, naturalmente, lasciare in giro i propri rifiuti.

Provincie lombarde: BS, SO
Comuni: Bormio, Livigno, Ponte di Legno, Sondalo, Temu', Valdedentro, Valdisotto, Valfurva, Vezza d'Oglio

 

Parco dei Colli di Bergamo - BERGAMO (BG)

Monte Canto Alto del Parco dei Colli di BergamoNato nel 1977, il Parco dei Colli di Bergamo si estende per un'area di oltre 4000 ettari ed include un decina di comuni a nord del capoluogo che, per la gestione del medesimo, hanno costituito un Consorzio insieme alla Provincia, alla comunità montana Valle Brembana e al Comune di Bergamo che ne ospita la sede.

L'area protetta va dal centro storico-monumentale di Città Alta fino alle pendici calcaree del Monte Alto con i suoi 1146 m e comprende un gran numero di colline, caratteristiche sia sotto l'aspetto naturalistico sia per la tipicità dell'insediamento umano.

Nel quadro complessivo del parco, le aree verdi, che si stendono dalla pianura fino ai primi monti della bergamasca, si integrano perfettamente con l'intervento dell'uomo caratterizzato da edifici rurali, chiesette mulattiere e scalette. La stessa natura è stata segnata dallo sforzo dei contadini i quali, oggi come un tempo, coltivano intensamente i terrazzi di queste colline. Non mancano, comunque, le zone boschive, soprattutto nella parte piu' settentrionale dell'area protetta.

Tra le testimonianze storiche piu' significative restano, oltre alla Città Alta, il castello medioevale di san Vigilio ed il monastero ormai abbandonato di Astino.

Numerosi sono gli itinerari che si sviluppano lungo le scalette, lungo le strade (delimitate a monte con muri a secco arricchiti di archi cechi) e lungo i sentieri che attraversano i Colli a partire da Colle Aperto in Città Alta. Piu' a nord le escursioni diventano più montane e consentono piacevoli visioni complessive che muovono dalla pianura fino alle cime orobiche, spesso innevate.

Dati geografici:

  • Superficie: 4700 ha
  • Caratteristiche altimetriche: h min 240 m slm - h max 1148 m slm
  • Comuni: Almè, Bergamo, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo, Villa d'Almè