Parco agricolo sud Milano e Parco Campo dei Fiori: la natura lombarda
Il Parco si estende su un'area molto vasta (circa 80.000 ettari), confina a Sud con la provincia di Pavia e il Lodigiano, a Nord si spinge fino al Naviglio della Martesana, a Nord-Ovest fino alla fascia urbanizzata di Bareggio e Settimo, a est fino al parco dell'Adda e a Ovest fino al parco del Ticino.
Il territorio è a carattere prevalentemente agricolo e la finalità del Parco è quella di controllare le ulteriori espansioni urbanistiche, salvaguardando e sviluppando i sistemi dell'agricoltura e le aree di interesse naturalistico - ambientale.
Gli elementi naturalistici di maggior valore sono costituiti dai numerosi fontanili presenti all'interno del Parco, prevalentemente nel settore occidentale, e dalle due riserve naturali Fontanile Nuovo, Sorgenti della Muzzetta, a cui vanno aggiunti i parchi locali di interesse sovra comunale, quali Fontanili di Bareggio, Oasi di Lacchiarella, Parco dell'Addetta, tutti riconosciuti dalla Regione.
Numerose le emergenze di carattere storico architettonico, tra cui si segnalano le abbazie di Chiaravalle, Mirasole e Viboldone, i castelli di Tolcinasco e Zibido, la Tenuta di Trenzanesio, i diversi nuclei rurali e il sistema delle grandi cascine.
Parco Campo dei Fiori - BRINZIO (VA)
Il parco del Campo dei Fiori è costituito dal massiccio omonimo e dal massiccio del monte Martica, separati dalla valle Rasa che unisce la Valcuvia e la valle dell'Olona.
All'interno del parco si trovano importanti testimonianze artistiche quali la badia di Ganna, la rocca di Orino e soprattutto il complesso monumentale del Sacro Monte.
Rilevanti anche le Riserve ed in particolare la riserva naturale orientata delle "Zone Umide" che comprende i laghi di Ganna, Brinzio ed alcune torbiere. La conformazione carsica del massiccio del Campo dei Fiori ha reso possibile lo sviluppo di numerose grotte, quali la grotte della Tre Crocette, che ha l'ingresso nel giardino del Grand Hotel.
Sulla vetta più alta del Campo dei Fiori, la Punta Paradiso a 1226 m, sorge la "Cittadella di Scienze della Natura" che raccoglie un osservatorio astronomico, un centro geofisico ed il giardino botanico per la conservazione della flora delle Prealpi lombarde.
FLORA
Fino ai 600 m di altezza del massiccio del Campo dei Fiori il re incontrastato dei boschi è il castagno, che lascia il posto ad altitudini maggiori al faggio. Sul massiccio del Monte Mantica compaiono invece anche boschi di pino silvestre e di carpino nero.
Nei fondo valle è possibile trovare numerose altre specie di piante ad alto fusto. Nel sottobosco si trovano invece cospicue specie di flora spontanea come l'anemone, il mughetto, il giglio e diversi tipi di orchidee.
FAUNA
Molteplici sono le specie animali che abitano il parco. Tra gli anfibi più rappresentativi che vivono nel parco del Campo dei Fiori vi sono il rospo e la salamandra, oltre ad alcuni esemplari di rettili quali il ramarro ed il bicco. Interessante anche la popolazione di volatili tra i quali si distinguono il frosone ed il lucherino.
I numerosi mammiferi che popolano il parco rappresentano un interessante fenomeno di convivenza di fauna selvatica in una zona ad alta densità di popolazione, come quella che circonda il parco. In particolare, si possono facilmente incontrare tassi, scoiattoli, volpi e faine, oltre che caprioli che stanno sempre più aumentando in questo territorio.
Parco del Monte Barro - GALBIATE (LC)
Il parco è stato istituito con legge regionale n. 78 del 16 settembre 1983 e occupa una superficie di 665 ettari; la gestione è affidata a un Consorzio fra i Comuni interessati e la Comunità Montana del Lario Orientale.
Il Parco coincide con il gruppo montuoso del Monte Barro (m 922), situato a Sud-Ovest di Lecco, nella regione collinosa compresa fra la Brianza e il Lecchese. Si tratta di un'area ad estensione limitata, ma di rilevante interesse geologico e naturalistico, grazie alla presenza di specie botaniche di origine preglaciale, peculiarità geologiche come l"affioramento a "concodon" e i massi erratici.
Presso il Monte Barro sono stati effettuati ritrovamenti archeologici che attestano forse l'esistenza dell' antica città orobica di Barra, in località "Prati di Barra", Eremo e San Michele. Il gruppo montuoso del Barro permette interessanti possibilità di passeggiata alpinistica lungo i suoi crestoni Ovest e Sud-Est.
FLORA
Le macchie boschive sulle pendici del Barro sono dominate dai Castagni e dalle Betulle, oltre a numerosi esemplari di Pino Silvestre; lungo la cresta nord-orientale si trovano esempi di Peonie che costituiscono un raro relitto glaciale.
FAUNA
I mammiferi piu' comuni sono la Lepre comune, il Tasso, il Ghiro e la Puzzola, mentre le specie volatili comprendono i Rapaci diurni e notturni, i Trampolieri e i Passeracei (tra cui numerose specie canore).