Visitare la Lombardia: alla scoperta di Mantova

MantovaLa visita di Mantova parte generalmente dal nucleo più antico, cuore artistico e culturale della città: Piazza Sordello, dedicata al poeta vissuto nel XIII secolo e ricordato da Dante ne "La Divina Commedia". Entro il suo perimetro, era anticamente custodito l'intero borgo, centro della vita sociale e politica della città (fatta eccezione per il periodo comunale quando il governo aveva sede nel Broletto).

Il lato occidentale della piazza è delimitato dai palazzi dei Bonacolsi, edifici merlati tra i quali si segnala palazzo Castiglioni. Accanto a essi sorge la trecentesca torre della Gabbia, che deriva il suo nome dalla seconda metà del XVI secolo, quando all'edificio fu aggiunto un gabbione di ferro dove venivano rinchiusi coloro che si erano resi colpevoli di qualche crimine, esposti alle intemperie e alla vista dei cittadini. Altre costruzioni medioevali si possono ammirare percorrendo lo stretto vicolo Bonacolsi.

Sul lato meridionale della piazza è visibile l'elegante facciata del palazzo Vescovile, fatto costruire nella seconda metà del Settecento dai marchesi Bianchi, che lo vendettero alla curia nel 1823.

La piazza è chiusa a nord dalla facciata del Duomo, dedicato a San Pietro (XI secolo), sormontata dalle statue dei santi patroni di Mantova, ricostruita e modificata più volte. Dietro al Duomo, troviamo la casa detta "del Rigoletto" (un tempo usata come scenario per l'opera di Giuseppe Verdi). Piegando a destra in via San Giorgio appare il lago; è consigliabile percorrere almeno una parte dell'affascinante lungolago. 

Tornando verso piazza Sordello, attraverso un arco, si accede alla piazza Castello, dalla quale si passa in una piazzetta su cui si affaccia la basilica Palatina. L'edificio, dedicato a Santa Barbara, fu costruito dal Bertani nel 1562-1565 e presenta un campanile a forma di edicola circolare, vestibolo a tre arcate e interno a croce greca. In piazza Sordello c’è anche l'ingresso del Museo del Risorgimento.

La visita del centro storico prosegue con piazza Broletto, creata nel 1190 per ampliare il perimetro urbano e ospitare gli edifici del governo comunale. Il palazzo del Broletto, o del Podestà, fu costruito da Loderengo Martinengo nel 1227.

Danneggiato da un incendio nel 1413, rimase abbandonato fino al 1462 e poi in seguito restaurato. Sulla facciata, in una nicchia, vi è una statua che rappresenta Virgilio in cattedra. All'altra estremità si trova un grande arco a tutto sesto del 1300. È l'arengario, che, sormontato da due trifore, presenta in alto una galleria costituita da una serie di archetti sostenuti da colonnine.

Ma il cuore pulsante di Mantova è in piazza Erbe, salotto cittadino e, come piazza Sordello, compendio della sua storia, raccontata dalle pietre nelle diverse epoche. L'occhio del visitatore cade subito sulla Rotonda di San Lorenzo, che si fa risalire al sec. XII e agli anni di Matilde di Canossa.

Il sagrato a dolci gradoni è popolato di bambini piccoli che giocano, mentre le mamme e i papà si intrattengono in amabili discorsi; a fianco, il maestoso Palazzo della Ragione, costruito nel 1250. Al pianterreno, una serie di ristoranti si affaccia sulla piazza, che per gli altri tre lati presenta porticati popolati di negozi.

Dominano l'animatissimo spazio le moli imponenti della basilica di Sant'Andrea, della Torre e del Palazzo del Podestà (angolo suggestivo il Sottoportico dei Lattonai), della Torre (Luca Fancelli, 1473) con l'orologio di Bartolomeo Manfredi datato 1493.

 

Uffici turistici

  • I.A.T. Mantova 
    Piazza Mantegna, 6 - 46100 MANTOVA